La dodicesima notte

4 novembre 2020


Emilia Romagna Teatro Fondazione e Associazione Arte e Salute

La dodicesima notte

di William Shakespeare

traduzione e adattamento Nanni Garella

con Stefano Bicocchi in arte Vito,
e con Alessio Genchi, Daniele Molino, Martina Tinnirello

 e gli attori della compagnia Arte e Salute Luca Bandiera, Nicola Berti, Enrico Caracciolo,
Barbara Esposito, Luca Formica, Pamela Giannasi, 
Filippo Montorsi, Mirco Nanni, Roberto Risi

 regia Nanni Garella

assistente alla regia Nicola Berti

direttore di scena Massimo Abbondanza

costumi Elena Dal Pozzo

luci Luca Diani

suono Andrea Melega

elettricista Tiziano Ruggia

elementi scenici a cura del Laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione

 produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

in collaborazione con Associazione Arte e Salute, Regione Emilia Romagna
Progetto “Teatro e salute mentale”

Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna

“…Shakespeare è uno dei poeti più incisivi nella nostra evoluzione antropologica. La sua intuizione dei cambiamenti si proietta sul futuro, che è il nostro presente: dall’esistenzialismo di Amleto alla deliberata confusione dei sessi attraverso i travestimenti di Rosalinda e di Viola, dalla potenza dell’amore al femminicidio di Desdemona e Emilia, dalla saggezza amara di Prospero alla soave, sorprendente sapienza dei Matti.  

La dodicesima notte contiene molti di questi elementi. La confusione dei sessi – Viola è un giovane attore, che interpreta il ruolo di una ragazza, e che poi diventa Cesario, un giovane ragazzo; la potenza dell’amore – Viola ama il Duca Orsino, che ama Viola, che ama il giovane Cesario; e poi due matti – Feste, un classico buffone di corte, e Malvolio, il puritano che ammattisce perché vilipeso e beffato…La sua trama, a singhiozzi, a squarci, somiglia a una concitata sinfonia. Ma la trama è un pretesto.

I motivi poetici della commedia sono il travestimento e la follia […] Il giullare di Olivia – Feste – le canta a tutti, senza distinzioni di sesso o di classe sociale e partecipa agli eventi trasformandoli in una buffoneria generale. Il maggiordomo puritano e misantropo – Malvolio – beffato e deriso per la sua presunzione e la sua bigotteria, getta sul lieto fine della commedia un’ombra scura: il risvolto amaro e doloroso della pazzia indotta dal dileggio e dall’emarginazione. Quando questi matti troveranno una ragione esistenziale della loro follia, diventeranno Amleto.”

Nanni Garella

 

prima assoluta

Durata: 2 ore compreso intervallo

Con il contributo di:

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Bologna, Teatro Arena del Sole, Sala Leo De Berardinis

12/05/2021 h19:00
13/05/2021 h19:00
14/05/2021 h19:00
15/05/2021 h19:00
16/05/2021 h16:00

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